Il progetto rappresenta un passo determinante verso la riqualificazione dell’ex area industriale di Bagnoli, ad ovest della città di Napoli. L’arresto delle attività industriali e siderurgiche attive nel secolo scorso ha lasciato un’ampia porzione di territorio inquinato e degradato tra Pozzuoli e il Golfo. Le iniziative al riguardo di Comune, Regione e Commissari incaricati sono ora coordinate da una Agenzia Nazionale per intervenire concretamente e predisporre il rilancio.
Il Bando di gara
Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa è il soggetto attuatore del programma di bonifica e rilancio dell’ex area industriale di Bagnoli su incarico del Governo nazionale. Essa ha affidato al raggruppamento di imprese composto da GREENTHESIS S.p.A. , SIRAI S.r.l. e ENI REWIND S.p.A. l’appalto integrato relativo alla progettazione esecutiva e all'esecuzione degli interventi di bonifica sul Lotto Fondiarie, complesso dal punto di vista delle diverse matrici ambientali da prendere in considerazione e delle tecnologie di bonifica da utilizzare. WSP Italia ha il ruolo di progettista incaricato: le sue competenze comprovate ed esperienze usate come referenze, sono risultate essenziali per l’acquisizione dell’incarico da parte del Raggruppamento.
L'area
Il Sito di Interesse Nazionale “Bagnoli-Coroglio” è situato nell’area occidentale di Napoli prospiciente il Golfo di Pozzuoli e si estende a terra per 249 ettari e nel mare.
I primi insediamenti industriali risalgono a prima dell’unificazione d’Italia; la svolta avvenne nel 1905 con l’avvio dell’Impianto siderurgico Ilva. Negli anni ‘30 si insediò anche una fabbrica Eternit. A fine anni ’80 fu avviato un rapido ridimensionamento, in linea con le dismissioni dell’industria pesante nel territorio italiano: la Eternit venne chiusa come l’area a caldo dell’ Ilva, che cessò ogni attività in loco nel 1991.
La bonifica del lotto Fondiarie di Bagnoli è al cuore del processo che mira a rilanciare l’ex area industriale. Il nuovo volto della Bagnoli che sarà é stato delineato mediante un concorso internazionale di idee (cfr. rendering) e parte dalla richiesta di integrazione tra nuove funzioni - residenze, attività ricettive, commerciali, infrastrutture, ecc. - e un parco urbano di 120 ettari: un attrattore che ospiterà manufatti di archeologia industriale, spazi per la ricerca, attività per lo sport e il tempo libero e che, attraverso i suoi 2 km di waterfront, sarà un ideale collegamento con il mare del golfo di Napoli. Questo restituirà alla comunità uno spazio verde vitale e contribuirà a migliorare la qualità dell'ambiente della zona, partendo proprio dalla bonifica di terreni e sottosuoli contaminati.