Aeroporti di Roma: strategia per la gestione dei rischi da cambiamenti climatici

WSP Italia, utilizzando un team di esperti italiani corroborato da competenze internazionali specifiche sugli aeroporti, ha agevolato ADR nell’identificare l’approccio e gli strumenti da utilizzare per analizzare e mitigare gli effetti del cambiamento climatico su tale infrastruttura strategica per l’Italia e rafforzare la sua resilienza e adattamento ai cambiamenti nel lungo termine. 

Per mitigare le cause che stanno generando il cambiamento climatico, è necessario innanzitutto uno sforzo congiunto per decarbonizzare il settore. ADR ha inserito nella propria strategia il raggiungimento del Net Zero entro il 2030, con 20 anni in anticipo rispetto agli obiettivi europei. In particolare é in corso di sviluppo e oggetto di investimenti il concetto Smart Energy Airport, che include l’uso della intelligenza artificiale per ottimizzare la gestione dell’aeroporto dal punto di vista economico e energetico e lo stimolo a usare energie rinnovabili e carburanti puliti. Grazie a tali iniziative ADR si è affermata come leader europeo di settore, come testimonia il conferimento dell’Airport Carbon Accreditation 4+ «Transition» e il premio conferito dall’Organizzazione Mondiale del Turismo nel 2020. Anche nei riguardi del cambiamento climatico, la visione di ADR parte da una profonda comprensione di quali possano essere gli impatti sulla resilienza aziendale a lungo termine e, di conseguenza, sul proprio business. 

WSP ha sviluppato, in stretta collaborazione col personale e la direzione di ADR, una metodologia per l’analisi dei rischi emergenti e a lungo termine, includendo rischi fisici (divisi in acuti e cronici) e quelli di transizione (procedure e legale, mercato, reputazione).  Non si è trattato di un esercizio teorico fine a se stesso: di fatto ADR ha anticipato i tempi, rendendolo parte essenziale del proprio Enterprise Risk Management Framework. 
In particolare è stato sviluppato un modello di gestione del rischio da cambiamenti climatici, che parte dalla considerazione di diversi scenari e delle loro tempistiche, per analizzare poi gli impatti di tali diversi scenari sugli asset e sull’operatività (Vulnerability Assessment). La successiva fase “Resilience Assessment” della metodologia analizza la capacità delle infrastrutture e delle procedure operative di gestire e adattarsi a potenziali scenari di impatto climatico. L’Adaptation Plan che ne consegue elenca le iniziative volte a assicurare e migliorare la resilienza climatica: esse includono misure organizzative e procedurali, riguardanti tra gli altri anche i criteri progettuali e di manutenzione da rispettare per ogni lavoro sulla infrastruttura.
Va notato come l’incrocio di due infrastrutture aeroportuali dotate di 13 insiemi di asset, con 16 tipologie di rischi da effetti climatici estremi o cronici e 4 orizzonti temporali distinti, abbia prodotto un insieme di 7.000 combinazioni uniche e quantificate di rischio. 

WSP sta supportando anche altre strutture aeroportuali, sia in Italia che all’estero, nel loro percorso di transizione verso un’economia decarbonizzata e per la resilienza agli effetti del cambiamento climatico. Essa possiede esperienze nell’analisi dei rischi climatici per diverse tipologie di infrastrutture, mettendo a disposizione esperti locali e le Migliori Pratiche internazionali specifiche.