Un progetto simile nel Nord Est Italia, limitato per ora alla fase di cattura e sequestro delle emissioni dell’anidride carbonica da siti industriali “pesanti”, viene portato avanti da un primario operatore nazionale col contributo di WSP Italia (cfr. Decarbonizzazione attiva: la cattura e sequestro dell'anidride carbonica - CCS | WSP).
WSP Italia mette a disposizione anche notevoli esperienze nel settore delle pipeline e cavidotti terrestri e sottomarini, essendo direttamente coinvolta come consulente alla fattibilità del progetto Tanap in Turchia e nell’elettrodotto del Mar Nero (cfr. Studio di routing e siting del cavo sottomarino del Mar Nero e delle infrastrutture associate | WSP), impiegando anche strumenti tecnologici digitali per l’ausilio delle decisioni, relativamente ai percorsi ottimi sulla base dei vincoli ambientali, sociali ed economici individuati.
WSP è protagonista anche dei passi sperimentali locali relativi alla produzione di idrogeno verde su scala industriale. Enel Green Power, uno dei maggiori player europei del mercato delle energie rinnovabili, ci ha incaricati di condurre studi di fattibilità su diverse iniziative relative alla produzione di idrogeno verde, localizzate in aree industriali nelle province di La Spezia, Cosenza e di Perugia.
Gli impianti, della potenza di 2 MW ciascuno, si affiancano a impianti termoelettrici esitenti e sono a ciclo combinato, con l’intento di produrre idrogeno verde utilizzabile per consumo esterno agli stabilimenti. Le attività hanno incluso la verifica della vincolistica e della normativa applicabile, indagini sulla risorsa idrica e sui rifiuti, la selezione delle strutture e apparecchiature necessari alla realizzazione degli impianti ad idrogeno verde, oltre che la definizione del layout d’impianto e la connessione alla rete. In particolare, lo studio di fattibilità condotto sul sito di La Spezia è stato usato per qualificarsi al bando PNRR e ha portato il Cliente ad aggiudicarsi 14M€ di fondi per lo sviluppo del progetto su scala industriale.
A Brindisi WSP Italia ha sviluppato il progetto autorizzativo e il Front End Engineering Design (FEED) di un impianto green hydrogen da 2,5 MW. Il progetto prevede che l’idrogeno venga prodotto da elettrolizzatori alimentati in parte da un impianto fotovoltaico ed in parte dalla rete elettrica. L’acqua demineralizzata necessaria all’elettrolisi viene approvvigionata dal trattamento delle acque normalmente utilizzate per l’impianto termoelettrico in cui è localizzato l’impianto H2 o dai serbatoi della centrale. L’acqua per l’impianto antincendio, elemento cruciale di sicurezza per l’alta infiammabilità del gas, viene fornita dal sistema di pompaggio della centrale esistente. L’impianto H2 verrà gestito da una control room costantemente presidiata, mentre funzionamento e sicurezza dell’impianto saranno completamente automatizzati. L’idrogeno prodotto viene poi compresso e inviato allo stoccaggio, da qui caricato in bombole per successiva spedizione su gomma.